mercoledì 4 dicembre 2013

Mini Pond per piccoli spazi

Mini Pond (letteralmente dall'inglese... piccolo laghetto) è un'espressione usata per indicare piccoli giardini acquatici adatti ad ambienti che non godono di spazi sufficienti per la realizzazione di un laghetto in piena terra. E' possibile infatti trasformare contenitori più o meno grandi in angoli lussureggianti attraverso la giusta combinazione di piante acquatiche, che trovano spazio su terrazzi, cortili o balconi, regalano piccole oasi di tranquillità e natura.  Qualunque contenitore, purché sia impermeabile, è adatto a trasformarsi in un piccolo stagno. Le piante acquatiche sono molto rigogliose e resistenti, oltre ad avere una crescita veloce ed offrono una gran varietà di forme e colori, basta scegliere le varietà adatte al nostro piccolo e delicato ecosistema.

Nella foto ho realizzato un mini pond da terrazzo con materiali semplici e di facile reperibilità.
Come vasca ho utilizzato un mastello grande in plastica dal diametro di 1 m circa, mascherato da piastrelle in legno e una bordura, anch'essa in legno. Ho riempito lo spazio vuoto tra il bordo del mastello e il perimetro della recinzione con vasi e bottiglie in plastica, quanto basta per stabilizzare e per creare una base solida sulla quale poggiare i vasi per le piante esterne allo stagno. Sistemati i vasi ho poi fissato con una sparachiodi del telo verde in polipropilene a copertura dello spazio creato tra il bordo del mastello, dei vasi e della recinzione in modo da creare un unico livello, al di sopra del quale ho posto un leggero strato di corteccia. Il bordo del mastello è stato poi ulteriormente nascosto con delle rocce. Trattandosi di contenitori relativamente modesti è opportuno orientarsi su piante non troppo grandi oltre a ricordarsi di sfoltirle vista la velocità con cui si propagano. Ciascuna pianta andrà sistemata in base alle sue naturali esigenze. Le piante ossigenanti, fluttueranno nell'acqua liberamente e garantiranno il giusto apporto di ossigeno all'acqua. Tra queste, l' Elodea è una facile soluzione. Come piante sommerse ci sono varietà di ninfee nane e piccole adatte a questo scopo. Le ninfee, come le altre piante, vanno sistemate in contenitori con della normale terra da giardino alla quale verrà aggiunto un po' di concime a lenta cessione. In base alla diversa profondità andranno poi rialzate o meno attraverso dei sostegni. Le piante palustri, sono invece collocate ai margini, a pochi cm di profondità. Tra queste ho scelto: Iris pseudacorus, Lythrum Salicaria, Ludwigia grandiflora, tutte fiorifere e diverse fra loro per foglie e portamento. Esternamente alla vasca hanno trovato posto invece dell' edera nana, maggiorana e tradescantie.  



L'acqua resterà pulita grazie all' azione fitodepurante delle piante acquatiche che attraverso le radici assorbiranno le sostanze organiche restituendo un'acqua limpida. Pertanto più piante ci saranno e maggiore sarà l' azione benefica sull'acqua. Se nelle vicinanze ci sarà una presa elettrica, potremo ricreare una piccola cascata per smuovere l'acqua, oppure in alternativa si potrà optare per una piccola pompa ad energia solare. Un piccolo stagno da terrazzo è un microcosmo ricco di vita che regalerà piacevoli scoperte nell'osservazione quotidiana. Tra i piccoli animali che popoleranno il nuovo ambiente le zanzare saranno senz'altro le meno gradite da parte nostra. E' cosa diffusa associare l'acqua stagnante alle zanzare, ed è vero perché in essa depongono le uova dalle quali nasceranno le larve. Ma basta inserire qualche pesciolino rosso oppure delle gambusie, (pesciolini voracissimi di larve di zanzara) per godere senza problemi il nostro mini pond!











Una tinozza zincata e riempita d'acqua collocata ai margini dello stagno. In essa: acorus gramineus variegato, giacinto d'acqua e un piccolo Buddha in pietra per restituire un'atmosfera zen all'intera composizione.

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