sabato 7 dicembre 2013

Composizione di piante grasse

Chi non è stato mai attratto da una composizione di piante grasse? Le composizioni di cactus sono belle da vedere, perché creano un mix piacevole di forme e colori tutti diversi tra loro. La varietà di spine, tonalità, forme, permette di accostare diverse specie tra di loro per realizzare composizioni originali e di richiamo, ideali da collocare in angoli riparati del giardino o terrazzo. Spesso però assistiamo a realizzazioni non proprio adatte per questo genere di piante. Piante con esigenze diverse si trovano a convivere in contenitori minuscoli, riempiti di torba, sassi colorati, fiori finti incollati, che risultano di cattivo gusto ancor prima di essere inadatti ad una corretta crescita delle piante. Le composizioni sono belle da vedere, ma andrebbero sempre realizzate nel rispetto delle piante di cui si compongono. Le piante grasse impiegano anni prima di fiorire e raggiungere dimensioni consistenti e sarebbe un peccato perderle per degli errori facilmente evitabili. La condivisione dello stesso substrato può essere un rischio qualora una pianta si ammali. Funghi e parassiti radicali possono infatti facilmente infettare anche le altre piante. Se dovessimo commettere un errore nelle innaffiature, l'umidità trattenuta nel terreno resterebbe la stessa per tutte le piante con le dovute conseguenze per tutte. Meglio quindi lasciarle in vasi singoli in modo da gestire ciascuna secondo le proprie esigenze.
In una ciotola di terracotta molto grande, circa 1 metro di diametro, ho ricreato una composizione con alcune grasse che avevo sparso un po' ovunque.



Ho dapprima sistemato le piante in vasi più grandi in modo da lasciarle così per qualche anno, senza disturbarle nuovamente. Per il travaso ho preparato una composta classica per cactus, miscelando 1/3 di terriccio universale, 1/3 di pomice ed 1/3 di lapillo ( qualunque altro materiale inerte a granulometria fine va bene). E' una composta generica adatta per la maggior parte dei cactus, che andrebbe corretta in base alle esigenze specifiche di ogni specie. La caratteristica è quella di essere ben drenante in modo da non favorire ristagni idrici. Ho poi collocato ciascun vaso cercando di disporre le piante alte sullo sfondo e quelle basse in primo piano. Ho riempito il vuoto tra i vasi con dell'argilla espansa grossolana fino a un paio di centimetri dal bordo della ciotola. Ho infine coperto la superficie con del lapillo e qualche roccia, in modo da dare un aspetto più naturale alla composizione. Per dare l'idea di una piccola collezione ho realizzato dei cartellini identificativi riportanti il nome scientifico di ciascuna specie, collocati accanto ad ogni piantina. 






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